L'Evoluzione della Gazosa
Die Evolution vom Gazosa
Tutto comincia alla fine del 19. Secolo in Ticino. La gazosa è composta da acqua gasata e sciroppo aromatizzato. Il gas contenuto è allo stesso tempo la parola che sta alla base del nome di questo prodotto. Nel linguaggio popolare la gazosa fu anche chiamata “Champagne dei poveri”. Originariamente la gazosa fu prodotta solo con aroma di limone. Nei primi anni i limoni furono importati apposta dall’Italia, ma più tardi sostituiti con un concentrato. Questa bevanda dissetante in estate può anche essere utilizzata per diluire il vino rosso.
Mentre sulle prime bottiglietta si trovano solo nome e provenienza del produttore, la nuova generazione si presenta molto colorata e con molto amore per i dettagli. Questo fu reso possibile grazie agli smalti colorati da applicare sulle bottiglietta di vetro. Grazie a questa innovazione la bottiglietta divenne la migliore pubblicità per il prodotto stesso. Ma non solo la bottiglietta è ormai famosa, anche il tappo che al momento dell’apertura si fa sentire con un forte “Plopp” è diventato un classico. Questa limonata si diffuse velocemente in tutto il Ticino, e raggiunse anche Grono e Mesocco nel sud dei Grigioni.
Per quanto riguarda l’ottica, la bottiglietta di gazzosa presenta un passato molto ricco e variabile. Spesso questi beni di consumo sono interessanti solo per il loro contenuto, e il contenitore è gettato nei rifiuti di vetro. Anche per la gazzosa fu così per molto tempo, ma dagli anni 90 dei commercianti creativi portarono la bevanda anche fuori dalla svizzera italiana, dove divenne una bevanda dissetante molto apprezzata. La modesta limonata per grotti e trattorie è ormai divenuta una vera e propria bibita di culto. Sarebbe quindi ora di dedicargli uno spazio nella storia o addirittura un museo. Ma non abbiate paura, qui non si ha intenzione di parlare della lunga storia di questo prodotto, ma di mettere in vista la passione per la grande quantità di divertenti bottigliette di vetro.
Gazosa besteht aus kohlensäurehaltigem Wasser und aromatisiertem Zuckersirup. Das darin enthaltene Gas, italienisch „gas“, war zugleich die Namensgeberin. Im Volksmund nannte man das Gazosa auch "Champagner der Armen". Ursprünglich war Gazosa nur mit Zitronengeschmack produziert. In den Anfangsjahren wurden die Zitronen extra aus Italien importiert, später dann durch Konzentrat ersetzt. Ein perfekter Durstlöscher, der im Sommer manchmal auch zum Verdünnen des Rotweins benutzt wird.
Während auf den älteren Fläschchen nur gerade der Name und der Herkunftsort des Herstellers steht, präsentiert sich die neue Generation farbenfroh und mit viel Liebe zum Detail. Ermöglicht haben dies die poppigen Einbrandfarben aus Email. Damit wurde die Gazosaflasche zum perfekten Werbeträger seiner selbst. Aber nicht nur das Fläschchen ist Kult, sondern auch ihr Verschluss ist legendär und macht sich beim Öffnen mit einem erfrischenden „Plopp“ bemerkbar. Das Limonadengetränk verbreitete sich rasch im gesamten Tessin und bis weit hinauf ins südbündnerischen Grono im Misox.
Die Gazosaflasche hat eine optisch abwechslungsreiche und vielfältige Vergangenheit. Nur allzu oft gerät dies bei Gebrauchsgegenständen des täglichen Bedarfs in Vergessenheit. Der Nutzen daraus ist allein auf den Inhalt fixiert und der Rest landet vielmals im Glascontainer. Das war bis Ende der 90er Jahre noch so. Findige Geschäftsleute aber haben dafür gesorgt, dass das hippe Getränk auch ausserhalb des Tessins bei Gross und Klein ein viel bestellter Durstlöscher wird. Sein süsser Inhalt ist sprichwörtlich in aller Munde. Aus der einst bescheidenen Zitronenlimonade ist heute ein richtiger Kult(ur)gegenstand geworden. Höchste Zeit für einen Platz in der Geschichte oder sogar ein eigenes Museum. Aber nur keine Angst. Dabei wird kein langer historischer Hintergrund im Vordergrund stehen, sondern die Freude an den vielen verschiedenen, bunten Fläschchen.
1867 - 2023
1867 - 2023
La prima fabbrica di gazosa fu introdotta nel 1867 dalla Peri SA a Lugano. Con limoni importati dall’Italia si produceva gazzosa creando un concentrato di agrumi e aggiungendo acqua, zucchero e acido carbonico. Poco più tardi seguirono la marca Noè nel 1883 a Mendrisio e Valentino Cantoni dal 1890 a Bodio. Nel 1898 in Mesolcina la famiglia Ponzi-Tonna fondò una fabbrica di gazosa, che si spostò a Grono. Purtroppo queste sono tutte le informazioni reperibili sulla storia della gazosa in Ticino, mentre le seguenti si basano sulla storia della bottiglia di birra.
Die erste Gazosafabrik wurde 1867 als Peri SA in Lugano gegründet. Mit Zitronen aus Italien wurde Limonade hergestellt, indem man den Zitronensaft konzentrierte und dann Wasser, Zucker und Kohlensäure hinzufügte. Wenig später begann die Firma Noè 1883 in Mendrisio mit der Produktion und in Bodio 1890 Valentino Cantoni. In Mesocco eröffnete 1898 die Familie Ponzio-Tonna ihre Fabbrica Gassose, welche 1921 nach Grono umzog. Leider sind das alle Informationen zum Gazosa. Die nachfolgenden Angaben basieren auf der Geschichte der Bierflasche.
1867 - 1945
All’inizio la bevanda era distribuita in due diversi tipi di bottiglie. La prima poteva essere chiusa grazie a un tappo di sughero, che fu assicurato con un filo di ferro, come nelle bottiglie di Champagne. La seconda invece consisteva in una bottiglia in vetro bianco con pallina di vetro che era pressata contro un anello di gomma situato all’entrata della bottiglia. Per rendere possibile la restituzione della bottiglia, il nome e la provenienza del produttore furono stampati (scrittura sporgente o sabbiatura) direttamente sulla bottiglia.
1867 - 1945
Abgefüllt wurde die Limonade zu dieser Zeit in zwei verschiedene Flaschenarten. Einerseits in eine dickbauchige Flasche aus vorwiegend grünem Glas, die mit einem Korken verschlossen wurde. Dieser war gesichert mit einem Eisendraht, so wie bei einem Champagner. Andererseits in eine Flaschen aus weissem Glas, die eine Glaskugel enthielt. Zum verschliessen wurde die Kugel mit dem Druck der Kohlensäure an den Gummiring im Flaschenhals gedrückt. Um die Rückgabe der leeren Flaschen zu gewährleisten, wurden Name und Ort des Herstellers direkt ins Glas hinein geformt oder sandgestrahlt.
1890 - 1960
Le bottigliette di gazosa della prima generazione con tappo di sughero e pallina di vetro erano ancora in circolazione, quando due nuove forme rivoluzionarie di tappi meccanici in porcellana con molle in metallo apparirono. Questi tappi sostituirono quelli vecchi a partire dal 1930/1940, anche per motivi igienici. Anche in questi modelli il nome e provenienza del produttore erano direttamente stampati sulla bottiglietta.
1890 - 1960
Die Gazosafläschchen der ersten Generation mit Korken und Glaskugeln waren immer noch im Umlauf, als bereits zwei neue revolutionäre Verschlussformen dazukamen: Die patentierten Klapp- und Bügelverschlüsse mit dem Porzellanknopf, Füllmenge 35 cl. Sie ersetzten ab 1930/1940 die alten Verschlüsse, nicht zuletzt auch aus hygienischen Gründen. Ebenfalls wurden Name und Ort des Herstellers direkt ins Glas hinein geformt oder sandgestrahlt.
1960 - 1970
In questo periodo si passò definitivamente alle bottigliette di gazzosa come le conosciamo oggi, con tappo meccanico in porcellana e scritte colorate applicate con uno smalto speciale per vetri.
1960 - 1970
Man einigte sich auf die heutige Flaschenform mit dem Bügelverschluss. Die Beschriftung neuer Fläschchen erfolgte mit verschiedenfarbigen Einbrandetiketten auf der Basis von Emailfarben.
1970 - 1990
Negli anni 70 la popolarità della gazzosa aumentò molto. Nella maggior parte delle grandi località ticinesi si poteva trovare una fabbrica di gazzosa, e nelle zone di Locarno, Lugano e Mendrisio la quantità fu ancora maggiore. Tutti i produttori avevano in questo periodo delle etichette molto colorate, che furono stampate sulla bottiglietta. A partire dagli anni 80, a causa delle nuove leggi alimentari, divenne anche obbligatorio stampare gli ingredienti del prodotto sulla bottiglietta. Diversi produttori ebbero in questo periodo l’idea di rimpiazzare i tappi tradizionali con degli esemplari meno costosi in alluminio. I clienti però non apprezzarono questo cambiamento perché lo videro come una perdita dell’ originalità del prodotto, il che si manifestò sulle cifre di vendita. Dopo questo insuccesso si ritornò al vecchio tappo meccanico in porcellana.
1970 - 1990
In den 70er Jahren wurde Gazosa immer beliebter. In nahezu jeder grösseren Ortschaft im Tessin gab es mindestens eine Gazosafabrik, in Locarno, Lugano oder Mendrisio sogar mehrere. Alle Hersteller hatten nun farbige Einbrandetiketten. Um anfangs der 80er Jahre die Auflagen des Lebensmittelgesetzes zu erfüllen, mussten auf der Flaschenrückseite noch die Inhaltsangaben stehen.
Einige Hersteller kamen in dieser Zeit auf die Idee, den Bügelverschluss durch moderne und billigere Metallkronen zu ersetzen. Den Konsumenten ging dadurch aber die Originalität verloren, was sich negativ auf die Verkaufszahlen auswirkte. Rasch erinnerte man sich wieder an den guten alten Bügelverschluss und dieser Versuch wurde abgebrochen.
1990 - 2018
Alle bottigliette più nuove sono state aggiunte ancore altre informazioni che riguardano il contenuto e aggiunto un pegno di un franco alle bottigliette. Questo pegno risulta troppo basso, considerando che la produzione di bottiglietta e tappo raggiunge due franchi. La Gazosa viene imbottigliato solo in vetro bianche.
1990 - 2018
Neuauflagen der Fläschchen wurden mit weiteren Inhaltsangaben und dem Pfandbetrag von Fr. 1.- ergänzt. Dieser Betrag ist aber immer noch viel zu niedrig, wenn man bedenkt, dass die Produktionskosten pro Fläschchen und Verschluss schon Fr. 2.- sind. Das Gazosa wird jetzt nur noch in weisses Glas abgefüllt.
2018 - 2023
Lancio di Gazosa in PET.
2018 - 2023
Gazosa im PET erobert den Markt.
2023
Gazosa in lattina. Quo vadis gazosa?
2023
Gazosa in der Dose. Quo vadis Gazosa?
Gusti
Geschmacksrichtungen
Oltre ai primi 3 gusti originali limone, lampone e mandarino, ad oggi ne sono stati aggiunti molti altri. In origine, alcuni produttori avevano gusti molto rivoluzionari già allora. Ai 3 originali si sono aggiunti moscata, granatina, menta e arancia.
Nebst Zitrone, Himbeere und Mandarine sind bis heute noch viele weitere dazugekommen. Aber auch damals hatten schon einige Hersteller mit Muskattraube, Grenadine, Pfefferminz und Orange innovative Ideen.
Gazösina
Gazösina
Ciao a tutti. Potrei presentarmi brevemente? Sono la ragazzina felice rappresentata in alto a destra su questa pagina, con la gonna
bianca e gialla. Il mio nome è Gazösina e faccio parte dell’azienda Camel di Muralto. Negli anni settanta aspettavo tutti i bambini e adulti rimasti giovani In una bella bottiglietta con coperchio di
porcellana. La mia casa consisteva principalmente di accoglienti grotti e dei magnifici ristoranti. Una bevanda cosi dolce come me non aveva quasi concorrenza in quei tempi.
Mi troverete, insieme con molti altri colorati motivi, nel capitolo, dove sono presentate le varie etichette. Adesso mi sento assetata come un cammello, vado a bere una gazosa, ci
vediamo!
Ciao a tutti. Darf ich mich kurz vorstellen? Ich bin das fröhliche Mädchen ganz oben links im gelb-weiss gemusterten Rock. Mein Name ist Gazösina und ich komme von der Firma Camel aus Muralto. In einem schön geformten Fläschchen mit Porzellanverschluss wartete ich anfangs der 70er Jahre auf alle durstigen Kinder und jung gebliebenen Erwachsenen. Mein Zuhause waren vor allem gemütliche Grotti und Ristoranti. So ein süsses Ding wie ich war damals fast konkurrenzlos.
Zusammen mit noch vielen anderen farbigen Motiven findet Ihr mich im Kapitel der Einbrandetiketten. Jetzt bin ich aber so durstig geworden wie ein Kamel. Ein Gazosa kommt da goldrichtig!
Che altro c'è di interessante?
Was gibt es sonst noch Interessantes?
Inspirazione
Che cosa ha ispirato le tante idee e immagini? Sto cercando di trovare una risposta a questo.
Vetro
Storia della produzione delle bottigliette, dell'etichettatura e delle diverse forme.
Etichette
Storia della etichettatura, colori e soggetti.
Tappi
Storia delle chiusure, colori e soggetti.
Produzione
Ricetta, gusti e fotografie della produzione
Ditte
Tutte le informazioni disponibili che riguardano i produttori, sono stati raccolti qui. Sono presenti articoli pubblicitari, ma anche tentativi di introdurre nuovi contenitori ed etichette che sono falliti.
Gazosarama
Albero genealogico e casse
Tappo meccanico e tappo di sughero
Per la chiusura delle bottigliette si utilizzava una biglia di vetro o un tappo di sughero. Le prime bottigliette avevano già una comoda forma e dimensione per contenere limonata gasata. L’ unico svantaggio consisteva nel peso della bottiglietta.
Scrittura sporgente e sabbiatura: Le vecchie
In gran parte queste bottigliette di gazosa ebbero già la tipica forma, e potevano essere realizzate in vetro più leggero. Le scritte furono applicate creando delle sporgenze sul vetro o tramite sabbiatura.
Le etichette: Le nuove
Il cuore della collezione è costituito da etichette colorate stampate direttamente sulle bottigliette.
Aranciata e altre bottiglie
L’universo dei produttori di gazosa non comprende solo le classiche bottigliette da 3,5 decilitri. È interessante vedere quanti diversi prodotti sono stati impacchettati nel vetro.
Ringraziamenti e Contatto
La possibilità di scambiare le opinioni tra collezionisti. Ma anche nuove bottigliette e articoli pubblicitari sono benvenuti!
Inspiration
Was hat zu den vielen Ideen und Bildern inspiriert? Der Versuch eine nicht immer ernsthafte Antwort darauf zu finden.
Glas
Geschichte zur Flaschenherstellung, Beschriftung und den verschiedenen Formen.
Beschriftungen
Geschichte zur Beschriftung, Farben und Sujets.
Verschlüsse
Geschichte zu den Verschlüssen, Farben und Sujets.
Herstellung
Rezept, Geschmacksrichtungen und Fotos der Produktion
Fabrikanten
Alle verfügbaren Informationen zu den Herstellern wurden hier zusammengetragen. Werbeartikel fehlen dabei genauso wenig, wie die erfolglosen Versuche neue Verpackungsformen einzuführen.
Gazosarama
Flaschenstammbaum und Harasse
Glaskugel- und Korkenverschluss
Als Verschluss diente entweder eine Glaskugel oder ein Korken. Die allerersten Fläschchen hatten schon eine praktische Form und Grösse für kohlensäurehaltige Limonade. Der einzige Nachteil war ihr Gewicht.
Relief und sandgestrahlt: Die Alten
Grösstenteils haben diese Gazosalläschchen schon ihre spätere, typische Form und konnten aus leichterem Glas hergestellt werden. Die Beschriftung erfolgte entweder als Relief oder sandgestrahlt mit Schablonen.
Einbrandetiketten: Die Neuen
Das Herzstück der Sammlung besteht aus farbigen Etiketten, die direkt auf die Fläschchen gedruckt wurden.
Orangina und andere Flaschen
Das Universum der Gazosahersteller ist abwechslungsreicher als nur die 3,5 dl-Fläschchen. Interessant ist, was sonst noch so alles ins Glas hineinverpackt worden ist.
Marktplatz
Die gute Gelegenheit zum Austausch unter Sammlern. Aber auch neue Fläschchen und Werbeartikel sind willkommen!